16 Dic 2021: il covid non fa paura alla manifattura italiana !
Dopo il crollo dei primi mesi del 2020, l’attività industriale mondiale è riuscita a riprendersi velocemente. Tuttavia, il percorso di crescita si è sostanzialmente interrotto nel 2021, sia nei Paesi sviluppati che in quelli emergenti.
Le cause del rallentamento:
- gli effetti negativi prodotti dalle misure di contenimento Covid-19 (lockdown)
- la crisi della logistica via mare ha fatto impennare i costi di trasporto
- la crisi energetica in Cina ha comportato le interruzioni forzate di molte attività industriali con effetti sugli approvvigionamenti di materie prime e prodotti finiti.
Nonostante ciò, non tutto si è fermato
In questo difficile contesto internazionale diversi settori hanno comunque continuato ad espandersi.
Farmaceutica, elettronica e meccanica strumentale hanno superato di oltre il 10% i livelli del 2019, in seguito alla spinta della domanda di vaccini e di digitalizzazione.
Uno sguardo all’Italia
La ripresa della produzione nazionale che supera addirittura i livelli pre-Covid è derivata da:
- la duplice spinta del mercato interno e dei mercati internazionali (+5,3% a valori correnti rispetto al periodo gennaio-maggio 2019), confermandosi tra i migliori in Europa.
- le misure messe in atto dal governo italiano (contributi a fondo perduto, iniezioni di liquidità)
Ecco i settori a maggior successo che hanno superato i valori del 2019:
- legno
- apparecchiature elettriche
- vetro/ceramica
- computer ed elettronica
- metallurgia
Una grande spinta della ripresa è dovuta alle piccole e medie imprese.
L’Italia si conferma il settimo produttore a livello mondiale (2,2%) e uno dei principali motori della crescita industriale nell’Eurozona, seguita da Francia e Regno Unito.
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