
18 Nov Le imprese familiari e l’apertura ai mercati esteri
In Italia circa l’82,5 % delle PMI è un’impresa familiare. Una percentuale importante che evidenzia il ruolo centrale delle imprese a conduzione familiare nel tessuto economico-produttivo italiano.
Ma qual è la loro propensione all’internazionalizzazione?
Il processo di internazionalizzazione è cruciale per lo sviluppo delle imprese italiane. Ne è una prova lo studio realizzato da Intesa San Paolo sui bisogni post-covid delle PMI. Da questo studio si evince che una PMI su due ha intenzione di rimodulare la propria offerta puntando proprio all’internazionalizzazione.
In questi numeri tuttavia spesso non rientrano le imprese familiari che si dimostrano notoriamente meno predisposte all’apertura verso i mercati esteri. Questa chiusura si deve frequentemente alle vulnerabilità tipiche di questa forma aziendale:
- mancanza, in alcuni casi, di capacità manageriali e organizzative adeguate ai complessi processi di internazionalizzazione d’impresa
- difficoltà ad attrarre risorse altamente qualificate
- difficoltà di accesso ai finanziamenti esterni
Tuttavia, operare su più mercati è fondamentale nell’economia attuale perché riduce la dipendenza dal mercato interno e aumenta il vantaggio competitivo, anche per le imprese familiari.
Sei pronto a metterti in gioco? Contatta un nostro Specialista Itrade che ti accompagnerà nel processo di internazionalizzazione della tua PMI.
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