REVENGE SPENDING: il fenomeno della ripresa

REVENGE SPENDING: il fenomeno della ripresa

Vogliamo condividere con voi un fenomeno molto interessante.

Da fonti ufficiali si attesta che è in atto una “ripresa economica” a Wuhan sottoforma di “Revenge spending”, dopo la flessione del periodo lockdown. 

Revenge spending indica gli acquisti che facciamo per vendetta, o almeno per rivalsa, per ottenere una gratificazione che ci ricompensi di qualcosa, come una privazione dalla quale dobbiamo ottenere una compensazione.

Ci sono tre fasi durante una crisi:

  1. la risposta,
  2. la ripresa
  3. il ritorno.

È importante che le aziende facciano le mosse corrette in tutte e tre le fasi, per essere pronti a sfruttare al meglio il potenziale “rimbalzo” indotto dal graduale ritorno alla normalità.

Una ricerca di un team di psicologi dell’Università del Michigan ha confermato con diversi esperimenti che fare acquisti ha un effetto positivo e immediato sull’umore, riducendo gli stati di tristezza e di malinconia. La ripresa dei consumi è infatti un motore di cui la nostra economia ha bisogno.  

Un sondaggio, effettuato in questi giorni da un brand di telefonia sui follower italiani del proprio profilo Instagram, ha rilevato che i nostri connazionali, alla domanda diretta su quale sarà la spesa per celebrare la fine del lockdown, il 66% ha risposto “un’uscita per festeggiare con gli amici”, molto sentito è anche il desiderio di tornare a frequentare teatri e cinema (70% delle risposte) e lo shopping ha raggiunto il 34% delle risposte.

Nella wishlist degli acquisti i rispondenti hanno indicato un bel capo di abbigliamento, scelto dal 70% del campione, mentre il 30% desidera cambiare il proprio smartphone. Per quanto riguarda i viaggi, il 45% sta ragionando sulle prossime vacanze.

Tutti confidiamo in un Revenge spending mondiale e quindi in una crescita delle esportazioni.

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